24 Giugno. Una intera giornata di festeggiamenti a Firenze

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La città di Firenze celebra il 24 Giugno il suo santo patrono, San Giovanni Battista, figura religiosa che da sempre rappresenta l’emblema della rettitudine morale e della correttezza politica, oltre ad essere personaggio che dimostrò grande coraggio nel perseguire e diffondere i propri ideali.

L’origine effettiva del culto di San Giovanni Battista risale a molti anni dopo la sua morte, quando, nel 700, i Longobardi, il cui protettore era appunto il Battista, occuparono Firenze, diffondendo i loro costumi e le loro usanze.

L’importanza storico-religiosa di questa figura è testimoniata nei Vangeli, dove si legge che gran parte dell’insegnamento di San Giovanni si intrecciò con la Parola di Gesù.

Sempre tramite le Sacre Scritture è possibile risalire ad alcune informazioni riguardanti il santo: era figlio di genitori già in età avanzata, Zaccaria ed Elisabetta, dove l’anzianità della famiglia indica l’eccezionalità della sua nascita. Come profeta, annunciò l’arrivo di Gesù prima che questi nascesse, motivo per il quale fu nominato il più grande dei profeti mai esistiti.

Nonostante l’amicizia e, secondo alcune fonti dell’epoca, la parentela con Gesù, il Battista scelse di proseguire i suoi insegnamenti in autonomia, distaccandosi dagli insegnamenti messianici e perseguendo la cosiddetta “scuola separata”, inaugurando una missione autonoma seppur vincolata alla Parola di Cristo. Secondo alcuni studiosi e teologi, questa separazione tra i due rappresenta l’origine della scissione tra cristianesimo ed ebraismo, una scissione che è andata crescendo nel corso dei secoli.

A causa della sua predicazione, San Giovanni morì intorno al 29 d.C. tramite decapitazione, e per la modalità della sua esecuzione il profeta è sovente chiamato San Giovanni Decollato. La sentenza di morte, che lo portò ad essere martire, fu ordinata da Erode, poiché il Battista lo condannò pubblicamente per aver spostato una donna vedova, Erodiade, nonché moglie di suo fratello, assassinato per mano stessa del re, a causa del suo desiderio lussurioso per la cognata.

Oggi, il giorno del santo patrono è un giorno di festa e di allegria, in cui i festeggiamenti durano l’intero arco della giornata, dalla mattina fino a tarda serata.

L’apertura dei festeggiamenti avviene la mattina, con la processione di un piccolo corteo cittadino, a cui partecipano anche il sindaco di Firenze e altre autorità civili; la partenza avviene da Palazzo Vecchio e si conclude nel Battistero, dove viene donato simbolicamente un cero all’Arcivescovo di Firenze, che accetta l’offerta. Questo rituale ha origini antiche, e riprende l’usanza dei nobili della città di donare ceri e candele al Battistero. Al termine della donazione del cero, inizia la Santa Messa nel Duomo.

Conclusa la parte religiosa della giornata, iniziano le rievocazioni storiche, con molteplici eventi di carattere culturale e folkloristico. Tipico di questa giornata è, infatti, il corteo storico della Repubblica fiorentina, le cui origini risalgono al 1930, dove i partecipanti indossano fedeli riproduzioni dei costumi del Rinascimento cinquecentesco e dove vengono rappresentate tutte le più importanti figure della vita civile, militare e politica dell’epoca medicea.

Nel pomeriggio, si assiste alla finale del calcio storico fiorentino. Si tratta non solo di un gioco sportivo risalente al 1500, e che può risultare bizzarro per tutti coloro che non ne conoscono le radici storico-sociali, ma soprattutto di un evento molto atteso da gran parte dei fiorentini, e che da anni richiama la curiosità di turisti da tutto il mondo. Durante la partita finale, si fronteggiano le due squadre arrivate al termine della competizione e si contendono la vittoria in Piazza Santa Croce, allestita per l’occasione con palco e gradinate.

Infine, come degna conclusione di una giornata memorabile, i festeggiamenti terminano alle 22 con i fochi, ossia i maestosi fuochi d’artificio che da Piazzale Michelangelo chiudono la festa. Si tratta di un vero e proprio spettacolo pirotecnico, in cui il cielo della notte fiorentina si tinge di colori accesi. Ogni anno, cittadini e turisti scelgono i punti strategici dove meglio assistere allo spettacolo: c’è che si reca direttamente al Piazzale o chi sceglie i Lungarni, altri ancora preferiscono usufruire di panoramiche terrazze che molti hotel mettono a disposizione, anticipando i fuochi con cene e aperitivi.

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